IL TALLONE D’ACHILLE

La forza, il coraggio

la bellezza

né l’arroganza

hanno salvato

il guerriero spietato:

nel cuore

e negli incubi d’Achille

già c’era

il presagio di morte.

Solo il mito

può sopravvivere

alle debolezze

del corpo,

pur di un semidio!

Di te

nessun poeta

ha scritto storie,

nessuno

ha cantato le gesta:

dove vuoi andare,

comune inquilino

del mondo?

In poco tempo

si perderà,

di te,

anche la polvere.

Se non il mito

rimarrà il ricordo,

privato o pubblico,

in famiglia,

tra gli amici

e tra chi

qualche cosa,

con te,

ha vissuto.

Forse

la tua vita

non sarà scritta

sulla pietra dei secoli,

ma non farti ricordare

per un tallone fragile

bensì

per le tue idee,

i tuoi fatti

e per il tuo sorriso.

 

Romano Pisciotti

Si vis pacem, para bellum

Nel sangue d’Achille
abbiamo bagnato le spade
per trovare forza divina
e il coraggio dell’eroe:
cerimonie di guerra
dopo lauti pasti,
trattative e orazioni.

L’invulnerabile sapeva
di non essere tale,
sapeva di non tornare.

Offuscati dal profumo
di sogni e vino
ci eravamo convinti
che nessun nemico
avrebbe sfidato la pace.

Le nostre legioni
cercarono la gloria
nella politica dei discorsi
e fummo trascinati
schiavi per la vita.

Vinti senza combattere,
battuti da chi,
disposto a perdersi
per non perde,
scese in battaglia.

Romano Pisciotti

“Se vuoi la pace, prepara la guerra”