Abbiamo
camminato sul ferro:
nel metallo
non sono rimaste
le nostre orme
ma quel ferro
ha conservato memoria di noi,
dei nostri pensieri
e della solitudine.
Delle camminate in coperta
noi ricordiamo
il vento gelido,
forse
anche lo scricchiolio
della ruggine sotto i piedi
o l’odore di pittura
nei giorni di bonaccia;
la nave ricorda i nostri passi
e ogni respiro,
quel ferro
ricorda il tempo,
i viaggi
e l’emozione
del rosso tremolio
del sole
in ogni tramonto…
sino alla spiaggia
di Alang
dove
la fiamma ossidrica
ferisce
la lamiera
e cancella
un pezzo
della nostra vita.
Romano Pisciotti