PATATINE …FRITTE DALL’ANTITRUST?

 

Amica Chips e Pata hanno fregato Esselunga, Carrefour, Coop, Conad, Lidl, Aldi, MD e Penny?

Tutti i dettagli sull’istruttoria avviata dall’Agcm contro Amica Chips e Pata per presunta intesa restrittiva della concorrenza nella produzione e vendita di patatine a marchio privato prodotte per conto di Esselunga, Carrefour, Coop, Conad, Lidl, Aldi, MD e Penny.

AMICA CHIPS E PATA NEL MIRINO DELL’ANTITRUST

Amica Chips è una società che produce e commercializza patatine fritte. Nel 2023 il fatturato è stato di circa 140 milioni. Pata S.p.A. è invece attiva nella produzione e vendita all’ingrosso di snacks-pellets e nella vendita all’ingrosso di articoli di oggettistica varia. Lo scorso anno Nel 2023 il fatturato è stato pari a circa 171 milioni.

dal web, presentato da Romano Pisciotti:

Amica Chips e Pata hanno fregato Esselunga, Carrefour, Coop, Conad, Lidl, Aldi, MD e Penny?

ECONOMIA PARASSITARIA

L’economia parassitaria degli Stati Uniti

di Giacomo Gabellini

Secondo i dati pubblicati dal Bureau of Economic Analysis lo scorso 26 giugno, alla fine del primo trimestre del 2024 gli Stati Uniti accusavano una posizione finanziaria netta negativa per 21,28 trilioni di dollari, a fronte dei 16,93 trilioni registrati nel quarto trimestre 2023. Un ammontare assai cospicuo, pari all’80% circa del Pil e prossima in valore assoluto alla somma delle posizioni finanziarie nette di tutti i Paesi debitori del mondo. Più specificamente, le attività sono cresciute su base annua di 3,24 trilioni di dollari (da 32,54 a 35,78 trilioni), a fronte di un incremento delle passività dell’ordine di 7,59 trilioni (da 49,47 a 57,06 trilioni).

Gli Stati Uniti continuano in altri termini a importare enormi volumi di capitale straniero, prevalentemente sotto forma di investimenti diretti e di portafoglio (acquisto di titoli del Tesoro, obbligazioni societarie e azioni al di sotto del 10% del capitale azionario complessivo). A trainare il processo sono gli alleati internazionali degli Stati Uniti, vale a dire Giappone, Corea del Sud, Australia e, soprattutto, Paesi membri dell’Unione Europea. Se prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino avevano manifestato un certo livello di bidirezionalità, con l’adozione delle sanzioni, la recisione del legame energetico con la Federazione Russa e la destrutturazione dell’architettura di sicurezza europea i flussi transatlantici di capitale hanno assunto un senso univocamente favorevole agli Stati Uniti. Le importazioni di capitali (non solo) europei hanno impresso una forte spinta propulsiva all’economia degli Stati Uniti, i quali hanno chiuso il 2023 con una crescita del Pil su base annua pari al 3,1%. Un incremento di 1,5 trilioni di dollari (da 25,35 a 26,85 trilioni), conseguito a fronte di un concomitante aumento del debito netto con l’estero di 3,59 trilioni di dollari (da 16,26 a 19,85 trilioni). La dinamicità economica degli Stati Uniti risulta quindi strettamente dipendente dalla capacità del Paese di attrarre capitali stranieri, nell’ambito di un meccanismo di drenaggio della ricchezza altrui non sostenibile a tempo indeterminato.

Luglio…con il bene che ti voglio

Mi immagino nei mesi luglio/agosto in autostrada lunghe file di auto elettriche che si spostano dal nord verso sud e ogni 200 o 300 km si devono fermare per ricaricare le batterie, ogni viaggio durerebbe il triplo del tempo di un auto a benzina o diesel.

(Nicola Guidone)

Romano Pisciotti. 😡😡😡

L’Europa perde sempre

Prima ancora di terminare, la guerra scatenata dalla Russia ha già fatto almeno un grande vincente. Non è una parte nel conflitto, non fornisce armi a nessuno dei due combattenti, ma il suo ruolo non era mai stato così imprescindibile. Il Qatar, il Paese accusato di corruzione dietro lo scandalo del Parlamento europeo, ha visto il suo potere economico e dunque geostrategico enormemente accresciuto dall’isolamento della Russia nell’economia mondiale.

IL VINCITORE

presentato da Romano Pisciotti

Pisciotti

CARA MEZZA PIOTTA

VECCHIA CARA MEZZA PIOTTA

C’era na vorta ‘a liretta, sta banconota de poco conto e de poco valore, c’era na vorta sta cartastraccia italiana, talmente straccia che co sta mezza piotta ce passavi ‘n sabato de festa, e pensa npò: arincansavi pure co du spicci in tasca. Incredibile vero?

Eppure so passati 21 anni e ora in tasca c’hai 25 euro de sta super-moneta che tanto bramavi e desideravi. Già, caro mio, me te ricordo come eri gasato ed entusiasta all’arrivo de sto caspita de euro, come gongolavi e te sfregavi le mani ripetendo a memoria gli slogan der Mortadella:”lavoreremo un giorno di meno e guadagneremo come se lavorassimo un giorno di più”.

Era chiaro che nun sarebbe successo, manco era arivato sto benedetto euro dei miei stivali e come pe magia er caffè era raddoppiato così come tutti i beni de prima necessità; ma tu nun te volevi arrende finalmente potevi anna a Parigi senza cambia na valigetta de “sordi der monopoli”, così la chiamavi la nostra vecchia, amata e compianta lira.

Dopo 21 anni nun è cambiato molto: lo stipendio è lo stesso da quattro lustri, er costo della vita è decuplicato, altro che caffè già è tanto se t’accatti ‘n pezzo de formaggio, eppure de st’euro maledetto te sei ancora nnammurrato, caro vecchio babbeo europeista.

Nonostante tutto ancora sostieni che l’euro: “è stata una salvezza per l’Italia”. La filastrocca te la sei imparata a memoria e la ripeti a disco rotto manco fossi un cyborg. Dar canto mio vorrei prova a fatte rinsavi e allora te la butto giù facile, semplice semplice, e vedemo si te svegli.

C’era na volta sta mezza piotta, co sta mezza piotta c’annavi ar bar a fa colazione. Cappuccino e cornetto costavano 2 mila lire. Poi annavi ar tabaccaio e con quattro sacchi te ce compravi le sigarette. A pranzo te recavi al ristorante e con 15000 lire te magnavi primo e secondo. In totale avevi speso 21000 lire.

Adesso fai na cosa, vecchio caro amico europeista, esci de casa con 10 euro e vedi che cavolo ce fai. Meglio de cosi nun so come spiegattelo che t’ hanno intorlupinato de gran carriera e che te l’hanno messo lì, proprio lì, dove non batte il sole. Spero d’avette reso l’idea caro il mio vecchio baccalà europeista!

Francesco Centineo
Pro Italia – Torino

NUOVI ITALICI

Servono vere risorse, non fancazzisti nulla facenti che, mescolati a disperati e profughi veri, arrivano sulle nostre coste con l’idea di approdare nel paese del bengodi!

L’invecchiamento della popolazione peserà come un macigno sul Pil Italia, destinato a perdere nei prossimi cinquant’anni un terzo del suo valore: nel 2070 il valore attuale di 1.800 miliardi di euro perderà circa 500 miliardi.

È l’effetto principale di un trend demografico, che segnala un calo costante della popolazione (da 59 milioni a 48 milioni di abitanti) e un aumento contemporaneo dell’età media degli italiani: nel 2070 in Italia ci saranno almeno 2,2 milioni di persone con almeno 90 anni (dalle attuali 800 mila) e di queste 145 mila saranno ultracentenari (oggi sono 20 mila). Un andamento che va di pari passo con la riduzione costante delle nascite: nel 2021 i bambini nati sono stati 399 mila, ma le stime per quest’anno sono per una ulteriore riduzione.

Servono visti di lavoro per gente abile (controllata nel paese d’origine) che cerca lavoro per formare una famiglia nel rispetto del paese che li accoglie.

Abbiamo bisogno di brava gente che innesti nuove generazioni di …italici!

Romano Pisciotti

Neanche un misero dollaro…

Zombieland

di Antonio Polito

Più di 753 miliardi di dollari spesi in un solo anno in armamenti e neanche un misero dollaro destinato agli “ultimi” di casa propria, gli homeless, che ormai in USA sono milioni, pieni di problemi psicologici, senza casa, spesso sotto effetto di droghe, vivono nell’indifferenza di tutti, trattati come se fossero rifiuti da scansare, un problema talmente diffuso ed evidente che molte grosse città degli USA iniziano a essere soprannominate zombieland.

Questo è il concetto di democrazia e libertà negli USA, i famosi esportatori di democrazia e civiltà a colpi di bombe, che hanno ridotto un inferno sulla terra persino se stessi, se sei uno zero meriti la morte in solitudine per strada, con la morte sociale che anticipa quella fisica, questa è la loro filosofia.

Biden richiede per il 2023 la cifra 813 miliardi di dollari per le spese militari, 60 miliardi di dollari in più rispetto al 2022, gli USA sono sempre stati i primi al mondo nel budget di spesa militare, da soli rappresentano il 39% delle spese militari di tutte le nazioni del mondo.

Da italiano mi vergogno di avere alleati simili e ho pena per chi dice che l’Italia deve seguire il modello atlantista americano, è un suicidio assistito.

presentato da Romano Pisciotti

EUROPEI A RISCHIO ECONOMICO

Un europeo su quattro afferma che la propria situazione finanziaria è “precaria” e oltre la metà si sente a rischio.

Secondo un’indagine effettuata in Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia e Regno Unito dall’ONG francese contro la povertà Secours Populaire, il quadro è allarmante. L’80% degli intervistati ha già optato per scelte restrittive di spesa e il 54% dichiara che il proprio potere d’acquisto è diminuito negli ultimi tre anni, principalmente a causa di cibo, carburante, riscaldamento e bollette di affitto.

presentato da Romano Pisciotti

https://www.theguardian.com/world/2022/nov/07/one-in-four-europeans-say-their-financial-position-is-precarious

REVOLUTIONARY BATTERY (English and Italian version)

Toyota is set to unveil a “game-changing” electric car with a solid-state battery. The miraculous specs claim it has a range of 300 miles — and can recharge completely in just ten minutes. Japanese carmaker Toyota is set to unveil what the media is calling a “game-changing” solid-state battery as soon as next year, Japanese financial newspaper Nikkei reports.

ITALIAN:

Toyota svelerà un’auto elettrica “rivoluzionaria” con una batteria a stato solido.  Le specifiche miracolose affermano che ha un’autonomia di 300 miglia e può ricaricarsi completamente in soli dieci minuti.  La casa automobilistica giapponese Toyota svelerà quella che i media chiamano una batteria a stato solido “che cambia le regole del gioco” il prossimo anno, riporta il quotidiano finanziario giapponese Nikkei.

Presentazione e traduzione di Romano Pisciotti