LA CAREZZA DEGLI ALISEI


…..e così…tra discorsi, applausi, lacrime, note musicali, grida e fischi marinareschi la nave più bella del mondo è partita per l’abbraccio con gli oceani. Una nave, quasi centenaria, che unisce la grande tradizione marinara con le più sofisticate tecnologie di bordo: il Vespucci non ha mai smesso la sua evoluzione, coniugando tradizione, progresso ed emozioni.

Un veliero armato di speranza, fatica, passione e gioia, carico dei sogni degli Allievi e dell’esperienza di navigati uomini di mare.

Il Vespucci è nave dei ricordi e del futuro!

Retorica, semplicità, populismo e schiettezza vivono in strana simbiosi tra le sartie che sostengono l’alberatura e l’orgoglio di un mito.

Come il complesso sistema velico sarà impegnato a resistere alle sberle del vento o nella ricerca della carezza degli alisei, così non mancherà l’impegno dei sostenitori e dei denigratori di questa avventura: si discuterà sui costi, sull’opportunità o sull’orgoglio e la tradizione. Tutti abbiamo le nostre opinioni in politica, in economia e sulla visione del mondo, tutti amiamo dire la nostra su ogni evento. Guelfi e Ghibellini, contrade e campanili hanno sempre trovato licenza in questo Paese…forse per nostra fortuna o nostra condanna!

Questo viaggio sarà scritto da mani diverse su giornali diversi, ma sul ponte si scriverà un solo Giornale di Bordo.

Se non ci vogliamo riconoscere in una bandiera o in un mito, nella retorica o in qualsiasi diavolo, riconosciamo un tributo almeno a quella gioventù che dai pennoni grida il suo sorriso, la sua gioia e le sue speranze!

Ragazzi che sanno maneggiare lo smartphone e la randa, che sanno indossare una divisa o un paio di jeans; ragazzi che imparano la trigonometria e ci insegnano cos’è la forza di volontà, ragazzi che hanno il coraggio di salire sui pennoni per dimostrare solo a loro stessi il propio valore…senza cercare followers con beceri filmati su Tik Tok. 

In mare l’unico sponsor è il compagno affianco e il pubblico, severo, è l’equipaggio che anche da quei ragazzi dipende.

Impariamo ad amare quei giovani (ragazze e ragazzi) per la bellezza che portano negli occhi e nel cuore; sosteniamo le loro speranze e le speranze di tutti i ragazzi del mondo che  hanno nell’anima la passione per vivere un loro sogno.

Romano Pisciotti 

4 commenti su “LA CAREZZA DEGLI ALISEI”

  1. Come non si può invidiare , nel senso buono , quei ragazzi ! Sono sincero , li invidio . Non per l’età che ormai è andata , ma per tutto quello che una tale sperienza ti da e ti lascia per sempre . Sarà tua e nessuno e niente potrà portartela via . Raccontarla ? Non ci sono parole per descriverla . Ancora ‘ buon vento ‘ . Caro Romano qui di seguito uno scritto di Vittorio G. Rossi , che forse conosci e che mi sembra adatto ; ” Miei cari Amici , io non sono un letterato ; sono uno di Voi , ma carico di anni e Voi siete una bandiera che sventola . Il mestiere che fate , ogni momento vi fa desiderare di farne un altro , di essere in un altro posto , ma nessun mestiere è uguale al vostro . L’uomo di mare non è un uomo come un altro ; il mare gli toglie molte cose , ma quello che gli dà il mare , nessuno in terra glielo può dare . Nessuna donna al mondo gli può dare l’eccitazione che gli dà una grande nebbia o una grande tempesta . In un mondo di gnocchi come questo , voi avete ancora le grandi paure , le grandi ebrezze dell’uomo antico . Ma Voi non fatevi servi degli strumenti ; anche gli strumenti più prodigiosi li ha fatti l’uomo ; e nessun strumento ha mai fatto un uomo . ” Un caro abbraccio amico di sempre.

  2. Io non conosco nulla di marina ma non so cosa darei per essere ora a bordo del Vespucci. Il solo poter ammirare quel veliero è emozionante come ammirare un’opera dei nostri migliori artisti (Michelangelo, Caravaggio, Tiziano, Tintoretto e via dicendo) figurarsi essere a bordo. Un sogno!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *