L’INGANNO

L’inganno

è quel cuore

che corre

che ricorda

il miele

delle tue labbra

e il sale

di viaggi per mare.

L’inganno

è tutto ciò

che il cuore

ancora insegue

in battiti,

passioni e gioie.

L’inganno

sono i secondi

che battono uguali

e mai rallentano,

è quel cuore

che corre

e che ancora

desidera

miele e sale.

L’inganno

è averne basta,

non per scelta,

ma per quel dolore

nell’ossa

e i muscoli

stanchi.

L’inganno è

il cuore che corre

e un vecchio

che non lo segue.

L’inganno

è il breve dono

della forza

e della bellezza,

è il lungo riscatto

della rosa appassita

e dell’agonia.

 

Romano Pisciotti

ROMA SAL MUNDI


(Roma sale del mondo)

Città dei pugnali

e dei tradimenti,

dei lutti

e del sangue.

Roma è la Storia

e la storia

di mille racconti:

il peccato,

il becero gozzoviglio,

i pennacchi dei Centurioni

e dei Carabinieri,

la morte

e la fede dei Santi,

i bersaglieri di corsa

e i lenti Ministeri.

Roma è

il Circo Massimo

e la triste Barcaccia,

simbolo di un’impero

squarciato

che non può affondare

nei sanpietrini,

tantomeno nell’oblio

di onde d’asfalto.

Città celebrata:

nei film,

nelle grida da un balcone,

nel verbo dei Papi,

in noiose cerimonie presidenziali

e dal popolo stornellatore.

La città dell’incenso,

del sudore di schiavi,

della puzza delle latrine

e del fumo delle offerte pagane

agli Dei…e alla paura.

Roma è la daga

padrona del mondo,

è l’acqua piegata

dalla geometria

e le terre

segnate da strade

e ponti dell’ingegno latino.

Roma è il Tevere

dei topi

e del monumento

al tempo che scorre.

Legioni

mai del tutto sconfitte,

dalle orde antiche

ne’ da nuovi barbari,

difendono il cuore della città eterna.

Il compromesso e l’inganno,

più duraturi del travertino,

la bellezza

scolpita nei marmi millenari,

il coraggio delle centurie,

l’anima dei Cesari

e gli sbadigli dei nobili,

regnano l’Urbe…

mai tutta conquistata

da chi  l’ha desiderata

o bramata:

si fottano i Napoleone

i Savoia, l’Europa

e chi,

oltre oceano,

vorrebbe imitarne l’Impero.

Roma sopravvivrà

al proprio caos,

al pianto e al riso,

al terrore

e alla stupidità del mondo.

 

di Romano Pisciotti

EMOZIONI INEVASE

 

Seguitemi in un sogno 

in quel mondo

dove tutto s’avvera.

Chiudete gli occhi

e pensate agli amori

alle passioni,

alle cose mancate

o lasciate a metà.

Pensate

a quel groppo in gola,

alle emozioni inevase

e al magma di pensieri

che non trovano la via,

un passaggio,

verso la realtà!

Qui ritroveremo

gli addii in sospeso,

gli amici partiti

e i treni persi.

Luci, colori e note

di musiche

che troveranno parole.

Troveremo il tempo

che non c’era

e quello

che abbiamo buttato.

Viaggeremo

in quelle stanze

dove vivono

malinconia e rimorsi.

Almeno in sogno

potremo spegnere

le lacrime

e la rabbia.

Al ritorno, forse

potremo

farcene una ragione.

Romano Pisciotti

OROSCOPO

OROSCOPO

Maghi e streghe, anche nei miei anni sfortunati, hanno sempre predetto un oroscopo “altalenante”, non importava a loro se, mentre mi dondolavo su quell’altalena, picchiavo la testa nel punto più alto che raggiungevo o se perdevo pure le scarpe  nel punto più basso delle mie evoluzioni. Certo, ogni tanto, c’è stata qualche soddisfazione e, grazie alla ben misurata lunghezza delle corde ricevute in dotazione, non sono stato catapultato per la tangente in un volo interspaziale ne’ sono caduto così in basso da non poterlo più raccontare! A quelle corde mi ci sono aggrappato, ho tenuto duro! A volte mi sono incazzato (forse spesso) e ho ancora qualche rancore, ma ho continuato a dondolarmi. Forse è stato per il dondolio che ho raccattato anche qualche acciacco…o forse solo per l’età!

Tra alti e bassi ho anche provato ad immaginarmi una vita diversa, come in tanti film dov’ero sempre il protagonista più ricco, più bello…insomma più tutto, anche milionario, o un pilota o un cantante o un banchiere…e tanto altro. Eppure, malgrado non mi mancasse la fantasia, non ho trovato un film che mi soddisfacesse al punto di chiedere la parte. Mi domando: “in quelle diverse vesti, con migliori arcani, come avrei potuto diventare quello che lo specchio non può mostrare?” Intendo, l’anima, il cuore e il cervello che esperienze avrebbero fatto? Quale allenamento? Non che per il vissuto abbia ottenuto un gran cervello o un cuore alla De Amicis, tanto meno un’anima santa…ma in fondo mi piaccio come sono!

Non ho capito dove quell’altalena e’ fissata: all’albero della vita? Al dito di Dio o a quello del diavolo? Ad una trave scricchiolante o che altro? Forse è appesa al nulla, al mistero della vita; forse sono gli accadimenti che hanno offerto robusti ganci per le corde della mia altalena!

Quelle corde sono state probabilmente un limite, ma mi hanno retto nei momenti di sconforto e non mi hanno permesso di sbalzare in voli poco sicuri. Quelle corde sono state un legame con le persone che ho amato…e che amo!

I miei successi (comunque non pochi), le mie lacrime, le gioie e gli amori, gli amici, le passioni…tutta la vita e’ attorcigliata a quelle  corde! Nei film che mi sono fatto non mancava nulla, ma sarebbe stato diverso e meno profondo, meno entusiasmante…sarebbe stato solo più facile, ma non così com’è stato e piaciuto, sudato, goduto e appassionato!

Le mie labbra hanno baciato con intensità, le mie mani hanno accarezzato con delicatezza, ho giudicato con giudizio, ho donato tutto ciò che ho potuto e ho lavorato sodo. Ho fatto le più diverse esperienze, nel bene e nel male.

Ho incontrato buffoni, nani invidiosi e rompiscatole…ma anche tante persone dalle quali imparare e altre alle quali, volentieri, ho insegnato qualche cosa. Ho avuto qualche riconoscimento, da molti ho ricevuto un caldo abbraccio. Non sono riuscito a diventare ricco, ma non sono povero.

Mi è toccato in sorte il segno zodiacale dei pesci, mi ci riconosco: sensibile, fantasioso, sognatore, romantico. Ho passato anni in mare, Nettuno mi è sempre stato amico. Anche ora sono affascinato dalle onde, dalle tempeste e dalla calda bonaccia…forse è li’ che continuo a sognare e a meravigliarmi.

BUON 2024 A TUTTI!!

Romano

 

di Romano Pisciotti

 

URLA

Il tuono della morte

arrivò dall’orizzonte

rimbombando

dal cassero alla chiglia,

seguirono fiamme atroci

e dolore,

sangue e sirene.

La paura

saliva dal mare:

saltavano paratie

e poi i boccaporti.

Bruciavano i corpi

nel gasolio

e nelle grida:

urla

che risalivano i ponti

rotolando in coperta

spargendo tutto il dolore.

Poi, la grande bolla

inghiottì il relitto 

e il buio della notte.

Nella pena di un’alba muta,

solo il mare

poté accogliere quelle anime,

per restituirle a Dio

insieme alle preghiere

e i dolorosi lutti

di madri e spose.


Romano Pisciotti

VECCHIO

VECCHIO

Carne e anima

diventano

ricordi e sogni

in lunghe notti

spezzate da malanni

e un po’ di paura.

Nel giardino appassito

degli anni brevi

i giorni sono stancanti,

rumorosi e veloci,

quasi fastidiosi.

Il mondo disturbante,

con nuovi vizi

e manie,

sembra dimenticare

glorie e storia

perdendosi

nell’irrilevante,

nell’ignoranza

e in minoranze

sbraitanti nuovi credo.

In fondo,

non riesci a pensare

che non più ti riguarda.

 

Romano Pisciotti

OLD

Flesh and soul become

memories and dreams

in long nights

broken by ailments

and a little fear.

In the withered garden

of short years

the days are tiring,

loud and fast,

almost annoying.

The disturbing world,

with new vices

and manias,

seems to forget

glories and history

getting lost

in the irrelevant,

in ignorance

and in minorities

ranting new creeds.

Despite everything,

you can’t think

that no longer concerns you.

Romano Pisciotti

Antes de la noche

 


Antes de la noche

Vive tu cuerpo joven, antes de que el depredador de la vejez ataque tu rostro y tu vientre plano, tu corazón y tu mente. Libera tu poder, tu delicadeza y tu amor. Corre por el aire frío al amanecer y por la arena caliente al mediodía; sumérgete en el coito profundo y caliente con la vida, lánzate al río frío del dolor del mundo… fortalece la carne y el espíritu en la ola del dolor y del placer. Cuando el espejo te presente la factura, no tendrás miedo de envejecer. Sin arrepentimientos no temerás a la muerte.

R.P.

Prima della notte

Vivi il tuo corpo giovane, prima che il rapace della vecchiaia si accanisca sul tuo viso e sul tuo ventre piatto, sul cuore e sulla mente. Libera la tua potenza, la tua delicatezza e l’amore. Corri nell’aria fredda all’alba e sulla sabbia rovente del mezzogiorno; tuffati nel profondo caldo coito con la vita, gettati nel fiume freddo del dolore del mondo…fortifica la carne e lo spirito nell’onda del dolore e del piacere. Quando lo specchio ti presenterà il conto, non avrai paura d’invecchiare. Senza rimpianti non avrai paura della morte.

di Romano Pisciotti

 

NEARSHORING


Finiti i bei tempi quando succhiavamo il gas dai rubinetti Russi.

Transito nel Canale di Panama da record: pagati da una nave gassiera quattro milioni di dollari.

Il gruppo armatoriale giapponese Eneos ha pagato 3,975 milioni di dollari per superare altri competitor e aggiudicarsi il transito nella sempre più congestionata via d’acqua del Canale di Panama.

L’asta per assicurarsi il passaggio si è svolta l’8 novembre. 

I milioni sborsati dalla compagnia – che rappresentano il record del più alto costo applicato per questo servizio ad oggi – si sono aggiunti a quelli delle normali tariffe di transito che vengono pagate dalle compagnie e che sono mediamente di circa 400.000 dollari.

La forte siccità e il conseguente abbassamento del livello dell’acqua nei laghi interni del canale, ha imposto limitazioni al traffico.

L’autorità del Canale ha annunciato restrizioni sempre più critiche e al contempo consente alle shipping company di fare offerte per accelerare i tempi di attesa; solo nel mese scorso ha organizzato 140 aste e tre di queste hanno superato il milione di dollari di valore.

Questa situazione porterà seri problemi nell’approvvigionamento di alcune merci…tra le quali gas e petrolio, facendone lievitare il prezzo a livello mondiale.

La situazione sembrerebbe in peggioramento, aggravando la criticità della globalizzazione e favorendo il nearshoring (avvicinamento delle attività al mercato) per evitare i rischi dei blocchi nei trasporti…

”Putin, tutto perdonato, ridacci tanto gas a buon mercato!”


Romano Pisciotti 

[Gassièra (o gaṡièra) s. f. [der. di gas]. – In marina, moderna e particolare nave cisterna costruita per il trasporto di prodotti gassosi]