Angeli

“Tana tolo” nel mio gergo infantile significava “fontana da solo.”

Ero un piccolino alla scoperta del mondo e, con puntiglio, affrontavo le sfide…a misura di bimbo. Con sacrosanta pazienza, e un po’ d’apprensione, mia madre assecondava il suo giovanissimo esploratore: pur con qualche infradiciata, io riuscivo a conquistare una bevuta alla fontana comunale senza che mia madre mi sollevasse alla bocca del “dragone d’oro,” da dove, allora, si poteva ancora bere l’acqua pulita e fresca di Milano.

 

“Infradiciate” ne ho prese parecchie nella vita e non solo a causa delle onde in mare. Tante ansie ho procurato a mia madre, che non mi ha mai limitato nelle scelte di ragazzo, e ho fatto scorta, anche da uomo adulto, delle tante affettuose raccomandazioni.

 

Noi per mare, negli anni dove la distanza non era ancora coperta da un “WhatsApp”… e le nostre madri, a casa, pregando tutti i Santi; non abbiamo ascoltato tutte le loro raccomandazioni ma, fortunatamente, i Santi, hanno ascoltato le loro preghiere.

 

Oggi, che la mamma di un nostro compagno ha messo le ali, alziamo noi una preghiera per tutti i nostri angeli.

Carissimo Arturo, un abbraccio.

 

Romano 

 

(Romano Pisciotti)