STAREMO…FRESCHI

GAS RUSSO
Jean Coffie, cyberattivista geopolitico specializzato in questioni di difesa e sicurezza
Nel 2022 saranno meno di 600 le navi metaniere, ovvero navi specializzate nel trasporto di gas con una capacità media di 140.000 m3 di gas.
 La più grande nave GNL ha una capacità di 260.000 m3 e fornisce prodotti di gas dal Qatar.
 Facciamo un semplice calcolo:
 600 navi metaniere x 140.000 m3 = 84.000.000 m3 di gas, ovvero 600 navi che trasportano gas mondiale possono consegnare 84 milioni di metri cubi al mese.
 Quindi: 84 milioni x 12 = 1.008.000.000 di m3 all’anno.
 La Russia consegna 150 miliardi di m3 all’anno (!) all’UE, sono ancora 27 paesi.
 Grossomodo, gli USA dovrebbero prima detenere tutte le navi da trasporto di gas del pianeta e tutte queste navi dovrebbero comunque essere in grado di effettuare 4 viaggi all’anno per rifornire l’Europa.
 E una volta consegnato il gas liquefatto, dovrebbe comunque essere convertito in gas, tenendo conto del suo trasporto: la bolletta sarà 4 o addirittura 6 volte più cara del gas russo, senza contare l’inquinamento che ne deriva!
 Si consideri che gli Stati Uniti vogliono colmare questa dipendenza consegnando all’Europa 150 miliardi di m3.  Avranno bisogno di 6.000 navi metaniere, oltre a 1.790 viaggi per nave.
 Solo che un viaggio tra USA ed Europa dura in media 1 mese per questo tipo di nave.
 Quindi, per un viaggio di andata e ritorno, le 6.000 navi dovranno effettuare ciascuna 8 viaggi all’anno per colmare questa lacuna.
 Questa analisi solo per farti un’idea della dipendenza europea dal gas russo…
 Il fabbisogno di gas cinese è di 160 miliardi di m3 all’anno, più del consumo annuale europeo.
Conclusione: fare a meno del gas russo in un decennio, per non dire nel prossimo futuro, è perfettamente utopico per l’Europa.
Presentato da Romano Pisciotti