Una nave
che affonda
in lenta agonia
cede l’anima
a Nettuno
con urla
di lamiere
e pause di silenzi
piene di dolore.
Ferita mortalmente
abbassa la prua
verso la paura
del profondo buio.
Abbandonata
dagli uomini
al destino eterno
del freddo
dell’abisso,
cede al peso
della vergogna
e del rimpianto.
Il tempo affonderà
anche il ricordo
di bandiere,
d’orizzonti infiniti
e l’orgoglio
di un nome.
Solo qualcuno porterà
il dolore del rimorso
o la rabbia contro
un destino avverso,
fino a quando
anche il suo cuore
diventerà ruggine.
Romano Pisciotti
Caro Romano , queste mie parole non sono sufficienti a esprimere come il tuo scritto mi abbia colpito . L’ho letto tutto d’un fiato . Alla fine ho respirato e mi sono ritrovato a galla , fortunatamente . Un caro abbraccio amico di sempre
❤️
Leggo e mentre leggo rivivo tutte le situazioni e le emozioni che con le parole descrivi.
Bravo, complimenti!
🤗
Caro Romano, l’ho letto appena adesso ma come sempre rimango emozionato. Complimenti e ciao.
😊🤗