Nel sangue d’Achille
abbiamo bagnato le spade
per trovare forza divina
e il coraggio dell’eroe:
cerimonie di guerra
dopo lauti pasti,
trattative e orazioni.
L’invulnerabile sapeva
di non essere tale,
sapeva di non tornare.
Offuscati dal profumo
di sogni e vino
ci eravamo convinti
che nessun nemico
avrebbe sfidato la pace.
Le nostre legioni
cercarono la gloria
nella politica dei discorsi
e fummo trascinati
schiavi per la vita.
Vinti senza combattere,
battuti da chi,
disposto a perdersi
per non perde,
scese in battaglia.
Romano Pisciotti
“Se vuoi la pace, prepara la guerra”
Un commento su “Si vis pacem, para bellum”