L’animale uomo è la specie vivente maggiormente minacciata, oggi, di trasformarsi in una creatura totalmente artificiale. Una volta imboccata quella china, è difficile immaginare dove egli andrà a finire. Probabilmente, diventerà una mera appendice delle macchine “intelligenti” da lui stesso costruite: cosa che, in effetti, sta già accadendo, sotto i nostri occhi, senza che riusciamo a cogliere la vera dimensione del fenomeno, e tutte le sue possibili implicazioni.
È questo il futuro che desideriamo veramente, per noi e, soprattutto, per i nostri figli? Forse è già troppo tardi per fare qualcosa, per tornare indietro, per reimpostare in un senso più ragionevole la nostra aspirazione al progresso; e tuttavia, una volta compresa la gravità del pericolo, se l’uomo non tentasse, quanto meno, di correggere la deriva disastrosa che lo sta trascinando via con sé, per l’abuso della tecnologia, dimostrerebbe, con ciò stesso, di non essere più “uomo”, nel senso che, per migliaia di anni, si è dato a questa parola.
(Francesco Lamendola)