IL BALZO

Nei parcheggi

di periferia

e nelle

vecchie stazioni

si ritrovano i sogni

scampati

agli ammassi

delle discariche

metropolitane:

zombi

ombre di gloria

resti di speranze.

Come pioggia acida

la delusione

infradicia

belle e brutte storie,

la nebbia densa

oscura

il pallido sole

che ancora

scalda i ricordi.

Anime illuse

o anime forti,

non s’arrendono,

attendono la fortuna

o tenteranno

un balzo

sul prossimo treno.

 

Romano Pisciotti

EDOARDO

La mano

di un Dio bambino

ha dipinto l’anima

di Edoardo:

i colori dell’amore

hanno riempito

il cuore

di mio fratello,

così

che solo baci

lui

ha potuto offrire.

Il ricordo

del suo sorriso

lascia tanta gioia

quanta tristezza.

Uomo bambino,

nei tuoi occhi

un mondo

a noi sconosciuto,

nei tuoi abbracci

il mistero

dei tuoi sogni.

Non ti è mancato

l’affetto

di mamma e papà,

di tutti noi…

dalla tua gioia

ho capito

che ti è bastato

sentirti amato

per correre

in salita

la maratona

della tua vita.

Romano

 

 

Romano Pisciotti

SOLCHI

Abbiamo navigato,

solcato mari e oceani…

solcato,

come dice il poeta!

Abbiamo

tagliato l’acqua

come fosse

fertile terra,

abbiamo seminato

sacrifici e passione.

Il mare cancella

i fanciulleschi segni

sulla battigia,

non i solchi,

profondi,

arrivati ben oltre

ai sogni di chi

non ha mai

lasciato la spiaggia.


Romano Pisciotti

MARCINELLE

Mani e visi neri,

nero carbone,

nero morte:

prigionieri

di pochi soldi

in budelli senza luce,

senza aria.

Anime lavate

dal pianto di madri

e spose.

Lutti

in case lontane

dove  ricchezza è

un piatto di minestra,

dove il lavoro

è la dignità

di una camicia bianca

nella bara.

 

Romano Pisciotti

Oggi è “la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, in ricordo del disastro di Marcinelle (Belgio) dell’8 agosto 1956, quando morirono 262 minatori, tra cui 136 immigrati italiani.

MAI DIMENTICARE IL LORO SACRIFICIO!

EQUILIBRISMI

 

Se

stando in piedi

t’inciampi

nelle mutande

che stai infilandoti,

forse

caro mio

sei diventato vecchio.

T’incazzi,

per la terza volta

il piede s’inciampa nell’elastico,

ops…

e traballi.

Il ginocchio

si flette,

la gamba

si alza…

ma l’alluce

s’incastra

nell’elastico.

Anziché

fare equilibrismi

ti siedi

o trovi un appoggio!

Una soluzione c’è,

per le mutande,

non per la sciatica

ne’

per il ginocchio

ballerino!

Qualche santo

ti sale in bocca,

così ricordi

le gare campestri

e i salti

in palestra.

Ricordi

i vent’anni,

quando,

senza grassi aggiunti,

sfilarsi e infilarsi

pantaloni e mutande

era

spesso

un rapido siparietto…

sessuale!

Romano Pisciotti

…tranquilli, tutto ok: usate mutandoni più larghi! 🤣

ANIMA NUOVA

Lascia

che l’onda stanca

si spiaggi

sul cuore

quando il mare

raccoglie

i tuoi cocci

di delusioni

e sconfitte,

lascia

che il salmastro,

a poco,

lavi le ferite.

La Luna sapiente

porterà la marea

e altri sogni,

altre speranze

e un’anima

nuova.

Romano Pisciotti

Da sempre associata al femminile, la Luna è per questo il simbolo della fecondità e della purezza. Discreta ma forte, la Luna splende per luce riflessa, ma ha la potenza di agire sugli oceani.

LA MEMORIA DELLA TERRA

I nostri corpi vivono

ora

l’aridità della terra 

e l’arsura 

che spacca 

le zolle polverose.

I nostri corpi,

un tempo sorgenti

di acque 

impetuose di desiderio 

e d’emozioni,

si stanno asciugando;

solo il tuo amore

non vede

la sterile sabbia

che ricopre il tempo

delle nostre vite.

Non bastano

le lacrime

del mio dolore,

della mia rabbia,

a germogliare

nuova speranza

e sogni.

Noi saremo,

immobili,

nella memoria 

della terra.

Romano Pisciotti

ALANG

Abbiamo

camminato sul ferro:

nel metallo

non sono rimaste

le nostre orme

ma quel ferro

ha conservato memoria di noi,

dei nostri pensieri

e della solitudine.

Delle camminate in coperta

noi ricordiamo

il vento gelido,

forse

anche lo scricchiolio

della ruggine sotto i piedi

o l’odore di pittura

nei giorni di bonaccia;

la  nave ricorda i nostri passi

e ogni respiro,

quel ferro

ricorda il tempo,

i viaggi

‏e l’emozione

del rosso tremolio

del sole

in ogni tramonto…

sino alla spiaggia

di Alang

dove

la fiamma ossidrica

ferisce

la lamiera

e cancella

un pezzo

della nostra vita.

 


Romano Pisciotti

CARNE DA CANNONE

La luna buia

nasconde

la mano della morte

stretta nei silenzi

delle bocche aperte

che hanno vomitato

sangue e vita.

Nelle trincee,

nei fossati puzzolenti

o nelle cariche ardite,

la morte sorprende

anche la paura!

Negli occhi impietriti

dei fanti

la Luna può leggere

le loro brevi vite,

i vergini amori

e l’ultimo terrore.

 

 

Romano Pisciotti