LA VENDETTA È NEL CERVELLO
Uno studio pubblicato sulla rivista Science nel 2004 è stato il primo a dimostrare che l’impulso alla vendetta risiede nel cervello. I ricercatori dell’università di Zurigo hanno chiesto ai soggetti presi in esame di prendere parte a un gioco “finanziario” in laboratorio e nel frattempo monitoravano le reazioni del cervello attraverso la tomografia a emissione di positroni (PET). Se i partecipanti cooperavano e mettevano insieme le loro risorse ognuno di loro riceveva del denaro. I partecipanti però non sapevano che il gioco era truccato. In molte manche si vinceva ma in certi casi un partecipante, d’accordo con i ricercatori, tradiva la fiducia del partner a cui era abbinato, arricchendosi alle spese del gruppo. Prevedibilmente la cosa ha fatto infuriare gli altri, che si sono sentiti traditi e presi in giro. I ricercatori ogni tanto offrivano ai partecipanti l’occasione di punire l’impostore. La tomografia dei partecipanti più ansiosi di vendicarsi evidenziava un picco di attività in un’area evolutivamente molto antica del cervello chiamata striato dorsale. La ricerca ha collegato lo striato dorsale alla vendetta e ha dimostrato che viene attivato anche dalla cocaina. Non c’è da sorprendersi se l’idea di poterci vendicare ci sembra così affascinante:
il nostro cervello è programmato per provare piacere al pensiero di mettere in atto la vendetta.
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