Carissima Gabriella,
dove sei ora non ti si può nascondere nulla…neppure quel senso di vergogna per non esserti stato accanto in quei tuoi giorni difficili, quando i tuoi pensieri si sono confusi con una diversa realtà.
Avevi costruito un muro intorno al tuo cuore, avrei dovuto provare a scavalcare quell’ostacolo e ritrovare le risate di quell’alba ligure quando il sole ci ha colto alle spalle, mentre guardavamo verso il mare! È passato tanto tempo e ho ben imparato i punti cardinali e, nell’intero firmamento, ho imparato a distinguere le stelle utili per seguire la giusta rotta. È mancata, in tutti questi anni, la tua stella…probabilmente, semplicemente, perché non ho saputo ritrovarti.
Romano
Ho vagabondato per strade
dove solo gl’incubi e i muti tormenti
potevano raggiungermi.
Pregavo, almeno, per una meta.
Solo la morte mi ha ascoltato:
ho trovato pace
nell’abbraccio del silenzio,
abbandonando quel corpo
che mi aveva tradita.
Romano
(…che possa trovare pace anche nel nostro ricordo)