Fundamentalism is arrogance and ignorance
(by Romano Pisciotti)
What if the voice of God you hear is just the voice of your sickness? What if your ear is your fear? What if your dialogue with God was the expression of what floats in your mind before mixing into a vortex that feeds your heart? The answers you hear may already be in your instinct, in the imprint of your pain and insecurity. What if your choices were just frustration as a limit to your desires? The voice you hear gives you answers you can’t find in others, the voice you hear gives you the arrogance of a unique and true faith! The voice you hear is your shortcut, not always downhill, towards answers to a universe too complex for man; sacrifice, unshakable faith and violent martyrs are fanaticisms that no longer give room to doubt and fill the void with the fragile thoughts of a mouse… offending the grandeur of the mystery of life. We don’t necessarily need to know who created the wonder of a starry sky if we can breathe the moods and the scent… while getting lost in the mystery.
E se la voce di Dio che senti fosse solo la voce della tua malattia? E se il tuo orecchio fosse la tua paura? E se il tuo dialogo con Dio fosse l’espressione di ciò che fluttua nella tua mente prima di mescolarsi in un vortice che nutre il tuo cuore? Le risposte che ascolti potrebbero essere già nel tuo istinto, nell’impronta del tuo dolore e della tua insicurezza. E se le tue scelte fossero solo frustrazione come limite ai tuoi desideri? La voce che ascolti ti dà risposte che non trovi negli altri, la voce che ascolti ti dà l’arroganza di una fede unica e vera! La voce che senti è la tua scorciatoia, non sempre in discesa, verso risposte a un universo troppo complesso per l’uomo; sacrificio, fede incrollabile e martirio bombaioli sono fanatismi che non danno più spazio al dubbio e riempiono il vuoto con i fragili pensieri di un topo… offendendo la grandezza del mistero della vita. Non abbiamo necessariamente bisogno di sapere chi ha creato la meraviglia di un cielo stellato se possiamo respirarne gli umori e il profumo… perdendoci nel mistero.
Romano