Il video è del Centro Storico FIAT, ma non è solo pubblicità: presenta una società e un modo di progettare…ne abbiamo fatta di strada dal ’76, non sempre nella direzione giusta.
Romano Pisciotti
Horizontal Mergers: When firms with dominant market shares prepare to enter a merger, the FTC must decide whether the new entity will be able to exert monopolistic and anti-competitive pressures on the remaining firms. For example, the company that makes Malibu Rum and had an 8% market share of total rum sales, proposed buying the company that makes Captain Morgan’s rums, which had a 33% of total sales to form a new company holding 41% market share.7
Meanwhile, the incumbent dominant firm held over 54% of sales. This would mean the premium rum market would be composed of two competitors together responsible for over 95% of sales in total. The FTC challenged the merger on the grounds that the two remaining companies could collude to raise prices and forced Malibu to divest its rum business.7
Unilateral Effects. The FTC will often challenge mergers between rival firms that offer close substitutes, on the grounds that the merger will eliminate beneficial competition and innovation. In 2004, the FTC did just that, by challenging a merger between General Electric and a rival firm, as the rival firm manufactured competitive non-destructive testing equipment. In order to go forward with the merger, GE agreed to divest its non-destructive testing equipment business.8
Vertical Mergers. Mergers between buyers and sellers can improve cost savings and business synergies, which can translate to competitive prices for consumers. But when the vertical merger can have a negative effect on competition due to a competitor’s inability to access supplies, the FTC may require certain provisions prior to the completion of the merger. For example, Valero Energy had to divest certain businesses and form an informational firewall when it acquired an ethanol terminator operator.9
Potential Competition Mergers. Over the years, the FTC has challenged rampant preemptive merger activity in the pharmaceutical industry between dominant firms and would-be or new market entrants to facilitate competition and entry into the industry.
Presented by Romano Pisciotti
L’autore ha trascorso oltre trent’anni di vita in quell’azienda con il medesimo sentimento che lega un uomo alla sua famiglia. Un libro rigoroso nel ricordare i fatti, in cui Corso si è preso la libertà di commentarli, di esprimere opinioni personali, con l’impegno a narrarli con fluidità discorsiva, come fosse un romanzo. Il racconto è condotto con occhio critico, talvolta distaccato, a partire dal contesto trovato al momento dell’assunzione, nel 1972, seguendo le evoluzioni degli anni 80 e 90, fino alla fine del suo rapporto di lavoro, con l’avvento di Marchionne. I giovani di oggi che vivono in un mondo digitalizzato resteranno sorpresi nell’apprendere come si comportavano allora gli uomini al comando e come si svolgeva il lavoro quotidiano d’ufficio agli inizi degli anni ’70. Evidenziarne le abissali differenze è come accendere un fiammifero nel buio del passato. Una narrazione di come il mondo cambia, come nulla è mai statico e non è mai consentito adagiarsi sul gradino raggiunto. L’insegnamento che se ne trae aiuta a guardare al domani sull’onda della genialità umana e scoprirne giorno dopo giorno i passi in avanti. Una storia aziendale che si confonde con la storia italiana di fine ‘900.
Presentato da Romano Pisciotti
Copio & Incollo
da Facebook, post dell’amico Gian Paolo Sessa
Dopo l’ennesimo “errore giudiziario”, nei confronti di Calogero Mannino (che, onore a lui, ha sempre rinunciato alla prescrizione), le cui accuse DOPO 29 ANNI, sono state definite « infondate e addirittura incongruenti »…. tutti, ma dico TUTTI, dobbiamo tenere a mente un numero, che è arrotondato per difetto: 2 9 0 0 0 (VENTINOVEMILA), perché? Direte voi, ed io vi dico che questo è il numero di volte in cui un imputato è stato INGIUSTAMENTE condannato a causa di un “errore giudiziario” (dal 1992 ad oggi) e questi errori sono costati allo stato, oltre 300 MILIONI DI EURO in risarcimenti. Avete per caso mai sentito che un giudice o magistrato, sia mai stato condannato penalmente, o anche solo pecuniariamente, per questi errori?????
MALAGIUSTIZIA: DOMANI POTREBBE SUCCEDERE A TE
ROMANO PISCIOTTI…NON SERVE AGGIUNGERE ALTRO.
Dwight Eisenhower è stato colui che ha detto: “Ciò che è importante è raramente urgente e ciò che è urgente è raramente importante”. La pianificazione strategica è un buon esempio: non è urgente ma è importante.
Molte delle problematiche operative quotidiane che affrontiamo nelle nostre organizzazioni hanno avuto i loro semi in passato, quando non siamo riusciti a pianificare.
Certo, nessuno può prevedere il futuro, ogni giorno ha le sue lotte operative ma resta il fatto che molte gravi questione operative hanno come origine un fallimento di mesi o anni prima: un fallimento nella pianificazione strategica.
In altre parole, l’assenza di pianificazione strategica o piani strategici scadenti, di solito portano a incubi operativi.
La pianificazione strategica è un processo, è sistematico, è formalmente documentato, aiuta il processo decisionale, ma la cosa più importante è che il piano è per l’organizzazione nel suo insieme.
Se lo fai bene, l’intera organizzazione ne risentirà e verrà rafforzata verso migliori prestazioni a lungo termine. Se sbagli, l’intera organizzazione subirà un’enorme battuta d’arresto. È così importante a causa della sua natura olistica: fornire una direzione strategica globale alla gestione dell’organizzazione.
La pianificazione strategica non è pianificazione del prodotto, pianificazione della produzione, pianificazione del flusso di cassa, pianificazione della forza lavoro o qualsiasi altro tipo di pianificazione condotto nelle organizzazioni odierne. Questi sono progettati per pianificare parti o sezioni o dipartimenti di organizzazioni, ma sono guidati e informati dalla pianificazione strategica.
Quindi un piano strategico non ha bisogno di enunciare piani unitari dettagliati perché la sua importanza non deriva dal livello di istruzione dettagliata che include, ma dalla scala, dall’orizzonte temporale e dall’importanza delle decisioni che incarna.
Il mondo degli affari in cui è immerso il piano strategico è molto incerto con realtà a volte caotiche. Cercare di pianificare nei minimi dettagli per lunghi periodi in nome della pianificazione strategica, sarà piuttosto fuorviante. È possibile pianificare in anticipo in grande dettaglio per brevi periodi di tempo. È anche possibile pianificare in anticipo per periodi molto lunghi, ma non dovrebbe essere molto dettagliato. L’importanza della pianificazione strategica è che pianifichi per l’intera organizzazione, non per le sue parti.
In ogni caso, questo è degno di nota: se le organizzazioni non riescono ad anticipare o prepararsi per i cambiamenti fondamentali, potrebbero perdere tempo prezioso e lo slancio per combatterli quando si verificano.
(dal WEB, traduzione di Romano Pisciotti)
Dice la storica Eva Cantarella: “Mi preoccupa questa regressione: si torna a ragionare su cose che erano state cancellate da secoli. L’idea di proibire agli anziani di uscire, anche in relazione alla minore o maggiore produttività, è una barbarie. I vecchi non sono un peso: la vecchiaia ha i suoi valori, tra i quali quelli della trasmissione della conoscenza. L’idea sembra riprendere gli scritti di Ovidio in cui si faceva cenno a un’antica stagione storica in cui gli anziani non producevano, consumavano poco e venivano perciò eliminati (lanciati dai ponti nel fiume Tevere). Ovidio ne parla, ma non ci crede. Anche a me sembra impossibile che si ragioni in questa direzione”.
Giovanni Toti: “Per quanto ci addolori ogni singola vittima del Covid 19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”.
PERSONE…CHE VANNO PERO’ TUTELATE !!!!!!!!… Così il Presidente della Liguria ha terminato il suo tweet, dunque il polverone sollevato è stato dovuto solo ad una interpretazione politica e sociale assolutamente scorretta.
Probabilmente è poco logico il divieto di far trascorrere qualche ora agli anziani con i propri cari durante il Natale…sicuramente vanno prese le dovute precauzioni, ma proibire il sostegno e la gioia di un incontro è più drammatico della morte stessa: gli anziani abbandonati cominciano a morire così e i nipoti continueranno nella rimozioni dei valori della famiglia (fondamento dello Stato)….già tanto massacrati.
Romano Pisciotti
“In its judgment in Case C-59/19 Wikingerhof the CJEU has ruled that a hotel using the platform Booking.com may, in principle, bring proceedings against Booking.com before a court of the Member State in which that hotel is established in order to bring to an end a possible abuse of a dominant position. According to the Court, in so far as such an action is based on the legal obligation to refrain from any abuse of a dominant position, it is a matter relating to tort, delict or quasi-delict within the meaning of point 2 of Article 7 of Regulation No 1215/2012 (Brussels Ia).”
To learn more about this and other recent CJEU cases, join ERA’s Webinar on Latest Developments in EU Antitrust Law on 10 December 2020.
Presented by Romano PIsciotti