Sono rimasto esterefatto…La Disney vuole mettere al bando alcuni suoi cartoni animati perchè sarebbero discostati dal politicamente corretto come lo intendono loro, quelli lassù che vorrebbero comandare il mondo.
Ma ci rendiamo conto…mette al bando Dumbo, Peter Pan, gli Aristogatti o altri. Se c’era qualcosa di veramente pulito e di serenamente divertente per tutti i bambini del mondo era un cartone animato di Walt Disney e oggi lo vogliono inquinare con idee politiche che vedono del male anche negli Aristogatti’ e in ‘Dumbo’ che adesso è riservato ad un pubblico adulto. Tre film sono stati cancellati nella sezione ‘bambini’ e rimangono disponibili per gli adulti accompagnati da un chiarimento preventivo dei genitori.
Peter Pan, Dumbo e gli Aristogatti non sarebbero più visibili ai minori di 7 anni. I 3 cartoni saranno disponibili per i bambini sopra i 7 anni con il seguente avviso: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o denigra popolazioni o culture. Capite ? … denigra… ma via…
A “Dumbo” vengono contestati i versi di una canzone, a quanto pare irrispettosi verso gli schiavi afroamericani che lavoravano nelle piantagioni. Per il colosso Disney plus, da tempo impegnato in una sorta di personalissimo revisionismo storico, i tre cartoni animati diffondono messaggi sbagliati e “stereotipi dannosi”
Qualche mese fa la Academy of Motion Picture di Hollywood ha deciso nuove regole per l’assegnazione degli Oscar dal 2024: non vincerà chi è più bravo o chi ha più talento, ma soltanto chi è più “inclusivo” (nuova parola totem), chi sarà più politicamente corretto tenendo presenti tutte le minoranze possibili e immaginabili, vale a dire applicando sino in fondo lo scopo per cui è nata questa tendenza. Dunque, fra quattro anni i film dovranno rispettare i nuovi parametri per essere candidabili al massimo premio cinematografico. La scelta dell’ Academy riguarderà sia la rappresentanza della diversità nel cast sia nelle troupe coinvolte nella realizzazione delle pellicole, dalla produzione al marketing e alla distribuzione.
Sembra che l’obbligo generale sia di trasformare tutto lo scibile in minoranza da difendere.
Ovviamente c’è chi non si adeguerà – fra i primi Clint Eastwood – ma non potrà aspirare agli Oscar. Evidentemente se ne sono fati una ragione: meglio essere liberi nella ispirazione e nelle scelte, che condizionati da una ossessione mentale.
Ma vi rendete conto che scandalo susciterebbe oggi la pubblicità con Calimero un pulcino piccolo e nero… Ha divertito teneramente per decenni, oggi invece sarebbe scandalo… certo i tempi sono cambiati, ma spaventosamente in peggio… oggi si vede malafede offensiva in tutto.
Romano Pisciotti: concordo con Valdisole