Secco e polveroso
tornerà
il grido del silenzio
ad asciugare
le ossa dei morti
e le lacrime dei vivi
nella notte del continente.
Romano Pisciotti
Secco e polveroso
tornerà
il grido del silenzio
ad asciugare
le ossa dei morti
e le lacrime dei vivi
nella notte del continente.
Romano Pisciotti
Il vento
costretto al passaggio
nella cruna
di ghiacci desolati
porta il ricordo
del gelo
di anime dimenticate
dalla Patria
e dagli onori.
Morti
in una steppa lontana
bagnata
dal pianto dei vinti
e delle madri sconfitte.
Romano Pisciotti
Centomila gavette di ghiaccio è la cronaca di una tragedia che si svolse durante la seconda guerra mondiale. Narra l’odissea dolorosa che i soldati italiani …
Passano anni
ma rimangono,
in qualche parte
della mente,
avanzi di pensieri
che stanno,
nelle stagioni migliori,
come crisalidi
nel bozzolo del tempo.
Farfalle crepuscolari
nascono al tramonto
dei nostri sogni,
colorando
di lacrime e sorrisi
l’inverno della vita.
Avvicinandosi troppo
al chiarore dell’anima,
si bruciano le ali…
diventando nostalgia.
Romano Pisciotti
Il quattro novembre, festa delle Forze Armate, è motivo d’imbarazzo politico: la sinistra ha paura d’irritare la schiera degli antimilitaristi, mentre la destra teme le accuse d’eccesso di patriottismo…sentimento poco alla moda.
Fortunatamente la festa coincide con la ricorrenza dell’armistizio di Villa Giusti e le celebrazioni delle vittoriose giornate della prima guerra mondiale…dunque, con un bel minestrone di festeggiamenti, si porta qualche corona al milite ignoto e, con un po’ di retorica, si passa dal Piave alle missioni di peacekeeping, senza dimenticare, per accontentare tutti, un “leggero accenno” al pesante sacrificio di marinai, avieri e fanti nella seconda guerra mondiale: “…mandati a morire in una guerra sbagliata…” non ci si dimentica di precisare! Non si è mai smesso di filosofare sulle guerre sante, guerre giuste, guerre sbagliate e quelle per portare la democrazia!
Date le circostanze, e gli obblighi in un paese ancora a sovranità limitata, si torna ad agitare lo spauracchio di una possibile invasione russa e si giustificano persino le esercitazioni delle navi italiane nel Mar Giallo. Addomesticando l’articolo 11 della Costituzione ed “estendendo” l’alleanza atlantica (NATO) a tutto il Pacifico (…e oltre) andiamo a far paura alla Cina, mentre il Mediterraneo ribolle di problemi.
Oggi risuona il ritornello dell’Esercito Europeo: un salto di qualità dell’Unione, che, dopo aver distrutto l’industria dell’auto, permesso sconfinamenti verso paradisi fiscali europei, aver legalizzato le bandiere ombra sui nostri mercantili, favorito la turbo-finanza e sistemato le misure degli ortaggi…pensa di creare un sistema di difesa sovranazionale.
Come? …Vedremo: forse illudendoci che la Francia, unica potenza nucleare dell’Unione, si lascerà “comandare” da un generale greco o “tetesco di Germania…jaa”?
Si sono combattute guerre con alleanze di ogni tipo, mantenendo la sovranità di ogni paese e la libertà di combatterle o meno, ma “Sovranità”, come “Patria” sono in esaurimento nell’Europa che non si vergogna del suo fallimento di potenza mondiale, non si accorge d’essere caduta in un certo integralismo (poco democratico) e di fare tanti bei discorsi.
Forse, nel giorno della festa sarebbe fuori luogo, ma quando ci spiegheranno il ruolo della Turchia nella NATO?…Data la sua adesione ai BRICS!
Insomma, festa delle Forze Armate con tante domande e tanti distinguo…
Negli USA, dai sondaggi, si scopre che la fiducia nelle Forze Armate è superiore alla fiducia nel Presidente, a prescindere se democratico o repubblicano: probabilmente si riconoscono i ruoli che le Forze Armate hanno, primo fra tutti, come ovvio, la difesa di TUTTI i cittadini!
VIVA LE NOSTRE FORZE ARMATE
Romano Pisciotti
4 Novembre 2024
Il mare grande
quando è immobile,
nero e silenzioso,
perde l’anima divina
facendo più paura
della tempesta
e della nebbia densa;
la condizione è il
preambolo di una lotta:
il mare,
geloso del cielo,
d’un tratto,
sembra accendersi
con fosforo
risalito dal profondo.
Invisibili esseri
incendiano la superficie
come un rigurgito
di draghi marini.
L’acqua si mescola
con la luce
che più brilla
sotto il taglio di prua,
mentre
sembra placare
il gorgo dell’elica.
Un tappeto luminoso
e gelatinoso
scivola sul silenzio
della bonaccia
allontanandosi
nel buio della notte.
La scienza
ha un nome
per questo fenomeno,
per noi marinai
e sognatori
è l’eterna invidia
di Nettuno per l’aurora.
Romano Pisciotti
Bio luminescence. Illuminazione di plancton…
…L’America, per quanto resti una superpotenza, è sul punto di perdere ogni credibilità morale. L’Europa, che aveva promesso alla sua gente e a tutto il mondo il progetto più ambizioso e confortante della nostra epoca, sta per smembrarsi. Il mondo arabo-musulmano è sconfinato in una crisi profonda che lascia la sua popolazione nella disperazione e che ha ripercussioni spaventose su tutto il pianeta. Delle grandi nazioni emergenti o in via di rinascita, come la Cina, l’India e la Russia, fanno irruzione sulla scena mondiale in una atmosfera deleteria in cui ciascuno pensa per sé e in cui vige la legge del più forte. Una nuova corsa agli armamenti sembra inevitabile. Senza contare le minacce, gravissime, che pesano sul nostro pianeta – il clima, l’ambiente, la sanità – e alle quali non potremo far fronte senza quella solidarietà globale che, appunto, ci manca. …
(Libro suggerito da Romano Pisciotti)
(Scroll for English version)
I Giganti
cacciati dall’Olimpo
vomitarono
la loro rabbia
sulle fertili terre
di Bacco…
raccolsi anime
già senza corpo:
nulla
o solo ombre.
La cenere
coprì
umani e bestie,
più tardi lavorai
per le anime lente
che abbandonavano
i brandelli
di ciò
che fu umano.
Raccolsi anche
il coraggioso Plinio.
Dopo secoli
m’incammino ancora
dove il dolore
si sta radunando:
al ponte di Miyuki.
Ho lasciato le ombre
fuse nei muri
e devo abbracciare
chi è sopravvissuto
alla bolla
e al tuono:
per loro
fine dell’agonia,
per altri
la vita
sarà l’atroce destino.
Dal ponte,
ho guardato il
mondo
cercando il Dio
causa del macello:
ho trovato
solo nani
che festeggiavano
la vittoria.
(Pompei, 79 d.C. – Hiroshima, 6 Agosto 1945)
Romano Pisciotti
HIROSHIMA: FIRST AID AT MIYUKI BRIDGE
From the diary of Death
The Giants
expelled from Olympus
vomited
their rage
on the fertile lands
of Bacchus…
I gathered souls
already without bodies:
nothing
or only shadows.
The ash
covered
humans and beasts,
later I worked
for the slow souls
that abandoned
the shreds
of what
was human.
I also gathered
the brave Pliny.
After centuries
I still walk
where the pain
is gathering:
at the Miyuki bridge.
I left the shadows
fused in the walls
and I must embrace
those who survived
the bubble
and the thunder:
for them
the end of the agony,
for others
life
will be the atrocious destiny.
From the bridge,
I looked at the
world
looking for the God
cause of the slaughter:
I found
only dwarves
celebrating
the victory.
(Pompeii, 79 AD – Hiroshima, August 6, 1945)
Romano Pisciotti
L’inganno
è quel cuore
che corre
che ricorda
il miele
delle tue labbra
e il sale
di viaggi per mare.
L’inganno
è tutto ciò
che il cuore
ancora insegue
in battiti,
passioni e gioie.
L’inganno
sono i secondi
che battono uguali
e mai rallentano,
è quel cuore
che corre
e che ancora
desidera
miele e sale.
L’inganno
è averne basta,
non per scelta,
ma per quel dolore
nell’ossa
e i muscoli
stanchi.
L’inganno è
il cuore che corre
e un vecchio
che non lo segue.
L’inganno
è il breve dono
della forza
e della bellezza,
è il lungo riscatto
della rosa appassita
e dell’agonia.
Romano Pisciotti
(Roma sale del mondo)
Città dei pugnali
e dei tradimenti,
dei lutti
e del sangue.
Roma è la Storia
e la storia
di mille racconti:
il peccato,
il becero gozzoviglio,
i pennacchi dei Centurioni
e dei Carabinieri,
la morte
e la fede dei Santi,
i bersaglieri di corsa
e i lenti Ministeri.
Roma è
il Circo Massimo
e la triste Barcaccia,
simbolo di un’impero
squarciato
che non può affondare
nei sanpietrini,
tantomeno nell’oblio
di onde d’asfalto.
Città celebrata:
nei film,
nelle grida da un balcone,
nel verbo dei Papi,
in noiose cerimonie presidenziali
e dal popolo stornellatore.
La città dell’incenso,
del sudore di schiavi,
della puzza delle latrine
e del fumo delle offerte pagane
agli Dei…e alla paura.
Roma è la daga
padrona del mondo,
è l’acqua piegata
dalla geometria
e le terre
segnate da strade
e ponti dell’ingegno latino.
Roma è il Tevere
dei topi
e del monumento
al tempo che scorre.
Legioni
mai del tutto sconfitte,
dalle orde antiche
ne’ da nuovi barbari,
difendono il cuore della città eterna.
Il compromesso e l’inganno,
più duraturi del travertino,
la bellezza
scolpita nei marmi millenari,
il coraggio delle centurie,
l’anima dei Cesari
e gli sbadigli dei nobili,
regnano l’Urbe…
mai tutta conquistata
da chi l’ha desiderata
o bramata:
si fottano i Napoleone
i Savoia, l’Europa
e chi,
oltre oceano,
vorrebbe imitarne l’Impero.
Roma sopravvivrà
al proprio caos,
al pianto e al riso,
al terrore
e alla stupidità del mondo.
di Romano Pisciotti