NUOVI ITALICI

Servono vere risorse, non fancazzisti nulla facenti che, mescolati a disperati e profughi veri, arrivano sulle nostre coste con l’idea di approdare nel paese del bengodi!

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L’invecchiamento della popolazione peserà come un macigno sul Pil Italia, destinato a perdere nei prossimi cinquant’anni un terzo del suo valore: nel 2070 il valore attuale di 1.800 miliardi di euro perderà circa 500 miliardi.

È l’effetto principale di un trend demografico, che segnala un calo costante della popolazione (da 59 milioni a 48 milioni di abitanti) e un aumento contemporaneo dell’età media degli italiani: nel 2070 in Italia ci saranno almeno 2,2 milioni di persone con almeno 90 anni (dalle attuali 800 mila) e di queste 145 mila saranno ultracentenari (oggi sono 20 mila). Un andamento che va di pari passo con la riduzione costante delle nascite: nel 2021 i bambini nati sono stati 399 mila, ma le stime per quest’anno sono per una ulteriore riduzione.

Servono visti di lavoro per gente abile (controllata nel paese d’origine) che cerca lavoro per formare una famiglia nel rispetto del paese che li accoglie.

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Abbiamo bisogno di brava gente che innesti nuove generazioni di …italici!

Romano Pisciotti

Neanche un misero dollaro…

Zombieland

di Antonio Polito

Più di 753 miliardi di dollari spesi in un solo anno in armamenti e neanche un misero dollaro destinato agli “ultimi” di casa propria, gli homeless, che ormai in USA sono milioni, pieni di problemi psicologici, senza casa, spesso sotto effetto di droghe, vivono nell’indifferenza di tutti, trattati come se fossero rifiuti da scansare, un problema talmente diffuso ed evidente che molte grosse città degli USA iniziano a essere soprannominate zombieland.

Questo è il concetto di democrazia e libertà negli USA, i famosi esportatori di democrazia e civiltà a colpi di bombe, che hanno ridotto un inferno sulla terra persino se stessi, se sei uno zero meriti la morte in solitudine per strada, con la morte sociale che anticipa quella fisica, questa è la loro filosofia.

Biden richiede per il 2023 la cifra 813 miliardi di dollari per le spese militari, 60 miliardi di dollari in più rispetto al 2022, gli USA sono sempre stati i primi al mondo nel budget di spesa militare, da soli rappresentano il 39% delle spese militari di tutte le nazioni del mondo.

Da italiano mi vergogno di avere alleati simili e ho pena per chi dice che l’Italia deve seguire il modello atlantista americano, è un suicidio assistito.

presentato da Romano Pisciotti

…semplicemente Vespucci

Quella gran bella nave la chiamiamo semplicemente “Vespucci”…troppo spesso dimentichiamo il nome completo: Amerigo Vespucci! L’onore e la gloria del coraggioso navigatore sono quasi cancellati, ricordiamo la splendida nave a vela e dimentichiamo che “Amerigo” diede il nome all’anonimo “Nuovo Mondo.” La mitica nave ha l’onore di ricordare l’uomo e un’epopea…ma per tutti è “il Vespucci” o, meno correttamente, “la Vespucci.”

Forse ci fa male ricordare che quel popolo di “indiani” mezzi nudi e l’accozzaglia (a seguire) di mezzi preti, di ubriaconi, di ex galeotti, puttane, speranzosi sognatori e disperati…sono oggi, o si credono, i padroni del mondo.

Il Vecchio mondo sembra popolato, oggi, solo da nani…incredibile pensare che i nostri avi abbiano fatto la Storia del mondo per duemila anni!

A noi rimane un po’ d’insofferenza nell’essere “alleati” del “padrone”, ma la pagnotta assicurata ci fa dimenticare l’orgoglio e il coraggio, illudendoci che la farina ci arrivi gratis.

Forse va bene così…..

”Vespucci” e basta.

Forse…ma questa favoletta dell’invasore e dell’invaso mi convince poco…ogni parte ha le sue ragioni (…e colpe) noi ne crediamo una sola.

Noi siamo per l’Occidente buono e tutto quello che è a Oriente è male. Abbiamo fatto coincidere l’Occidente con tutto quello che sta a ovest dai “brutti e cattivi.”

Abbiamo quasi cancellato il nostro Continente…o, quanto meno, ne abbiamo perso un pezzo che è parte di una Storia comune, per abbracciare un mondo liquido che è la macchietta dell’Impero Romano.

Abbiamo esportato braccia e cervelli; a noi, del vero Impero, è rimasta solo la decadenza…e neppure ci chiediamo come abbiano fatto “loro” a diventare così potenti…e arroganti.

Se ci hanno “liberati” dovremmo anche chiederci quando scadrà la cambiale che continuiamo a pagare e quanto dobbiamo ai milioni di morti russi lasciati sulla strada per Berlino.

I nostri fratelli dell’est hanno avuto una storia sfortunata nella spartizione dell’Europa, oggi noi, diventati anello debole post-storico, dobbiamo fare attenzione a non essere sacrificati nella prossima nuova spartizione dell’intero pianeta che sembra prospettarsi. Ci avevano raccontato che l’Unione Europea sarebbe stata forte e solida tra i potenti…per ora dobbiamo pensare a come scaldarci quest’inverno e come uscire dal vicolo cieco in cui siamo stati “liberi” d’infilarci.

Consoliamoci con una bottiglietta di Coca Cola…e con la maestosa visione del Vespucci…dove (ancora) sventola la bandiera italiana.

Romano Pisciotti

Buone notizie…non per tutti

Le annunciate sanzioni dell’UE sul petrolio e sui prodotti petroliferi russi cambieranno ulteriormente il modello del commercio petrolifero globale, secondo un report della banca d’investimento norvegese Cleaves Securities.

La domanda in termini di tonnellata-miglia delle navi cisterna aumenterà notevolmente, il che si tradurrà in una domanda aggiuntiva per la capacità di circa 613 navi cisterna MR (Medio Raggio) sul mercato.
Questa è senza dubbio un’ottima notizia per
i proprietari di tanker.

dal web, Romano Pisciotti 

INVESTIMENTI GALLEGGIANTI

Nel 2024 verrà lanciata la nave da crociera in cui vivere

Si possono scegliere monolocali come attici a due piani, da acquistare oppure da affittare (per 12 o per 14 anni).

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La nave da crociera in cui vivere sarà varata nel 2024, ma si possono già acquistare le sue unità abitative. Gli “appartamenti” hanno da 1 a 4 camere da letto, sono completamente arredati e hanno prezzi compresi tra i 400mila dollari gli 8 milioni.

Secondo Alister Punton, fondatore e amministratore delegato della compagnia, alcune delle 547 unità sono già state vendute. E le residenze sono sulla buona strada per il tutto esaurito entro la fine del 2022.

Romano Pisciotti: Like

HA PERSO IL POPOLO EUROPEO

Hanno vinto tutti, Pechino e Washington, ma anche Mosca e Nuova Delhi….

In fondo ha perso SOLO l’Europa dell’eurosoviet, degli euroburocrati… un continente senza Politica, quella che conta (quella con la P maiuscola) che è poi solo la Politica Strategica….

Ha perso il popolo europeo che pensava che si potesse mangiare con le cose fighette come il delirio green, con le “battaglie” da operetta su tutte le amenità possibili, e stampando montagne di carta straccia insomma “whathever it takes”, qualsiasi cosa tranne che LAVORARE… quel popolo europeo che ha creduto che la serietà fossero cose come l’idiozia di usare (he, him) (she, her)…

Purtroppo, invece, si mangia solo con il lavoro, trasformando energia e materia…. e la serietà non sta nei titoli, bensì nei risultati e quelli della classe dirigente del vecchio continente non sono da retrocessione, bensì da fallimento…

di Aurelio Pagani

Romano Pisciotti:   la sconfitta europea

Ci attendono anni difficili

Con una buona dose di ipocrisia i politici dell’Unione Europea raccontano ai propri cittadini che rimpiazzeranno l’energia russa con quella acquistata, per esempio, dall’Arabia Saudita, dall’India e dagli Stati Uniti. Quello che non dicono chiaramente è che tutto il petrolio e il gas acquistati hanno prezzi molto più alti di quelli russi, cosa esacerbata anche dal continuo deprezzamento dell’euro. Ma non è certo questo il modo di rimpiazzare forniture energetiche!

Sostituire un fornitore economico di energia come la Russia con nuovi fornitori a prezzi molto più alti è contro ogni logica economica, per non parlare del fatto che sarà un macigno troppo pesante anche per un’economia ricca come quella del nostro continente. Tra l’altro, non rendere pubbliche ed evidenti le cifre di questi sovracosti non aiutata certo a star tranquilli.

La maggior parte degli economisti dà ormai per certa la recessione in Europa. Tuttavia, quanto sarà grave e profonda tale recessione nessuno ancora riesce ad immaginarlo. Certamente, se la politica europea delle sanzioni rimarrà testardamente ancorata allo scontro muro contro muro con la Russia, ci attendono anni molto difficili.

dal web
presentato da Romano Pisciotti

Cercasi amor di Patria

Di Luca Fibbi

A me fa paura la profezia di Craxi.

Cominciando ad avverarsi negli ultimi vent’anni.

“Spogliare la Grecia è stato uno scherzo.

È bastato un sol boccone.”

Craxi aveva detto che si sarebbero impegnati a svendere l’Italia.

Francia e Germania, più qualche fondo americano, cinese o arabo hanno fatto la spesa da noi a “paghi uno e prendi quattro”.

Tutto il lusso e la grande distribuzione sono passati ai francesi insieme ai pozzi libici passati da Eni e Total.

Poi anche Eni è diventata a maggioranza americana.

Anche il sistema bancario è passato ai francesi insieme all’alimentare.

I tedeschi si sono presi la meccanica, e il cemento.

Gli indiani tutto l’acciaio.

I Cinesi si son presi quote di TERNA, e tutto PIRELLI agricoltura.

Se ne sono andate TIM, TELECOM, GIUGIARO, PININ FARINA, PERNIGOTTI, BUITONI, ALGIDA, GUCCI, VALENTINO, LORO PIANA, AGNESI, DUCATI, MAGNETI MARELLI, ITALCEMENTI, PARMALAT, GALBANI, LOCATELLI, INVERNIZZI, FERRETTI YACHT, KRIZIA, BULGARI, POMELLATO, BRIONI, VALENTINO, FERRE’, LA RINASCENTE, POLTRONA FRAU, EDISON, SARAS, WIND, ANSALDO, FIAT FERROVIARIA, TIBB, ALITALIA, MERLONI, CARTIERE DI FABRIANO, ….. Ma…non hanno finito.

Ci sono rimaste ancora le case e le cose degli italiani.

E I LORO RISPARMI. CIRCA 3.000 MILIARDI DI EURO.

ORA VOGLIONO QUELLI.

   hanno finito.???

No!

Ora tocca alle poche industrie rimaste, ai fondi pensioni, ai conti privati, agli immobili.

…. Ora tocca a noi. ….

Ecco perché non serve a nulla mediare, aspettare,  arretrare un po’.

Adesso…Bisognerebbe agire…Perché…non si placheranno…l’abbiamo già visto. !!!

Riusciremo a trovare qualcuno con

” l’Amor di Patria!!!????

NON SOLO OCCIDENTE

di Cristiano Donelli

NON È CHE AL MONDO ESISTERÀ SOLO L’OCCIDENTE, È BENE SAPERLO.
Il rafforzamento dell’unione strategica dei BRICS, i Paesi che per varie caratteristiche loro peculiari si sono coalizzati per tentare di guidare a loro favore gli scenari futuri, è stato favorito dalla situazione odierna di guerra e sanzioni economiche in risposta a tali eventi.
Sembra scontato che tutti sappiano che l’Occidente, che si riconosce nell’Unione Europea per alcuni e nella NATO per un altro perimetro, sia una delle parti del mondo e non si può pensare di fare credere che la visione che abbiamo noi sia l’unica presente, pur che pensiamo sia quella che ci piace di più.
La tendenza che va per la maggiore alle nostre latitudini è quella di parlarne il meno possibile, come sempre nei temi dove maggiore consapevolezza servirebbe, e se capita che serva riportarne notizie allora si afferma che alla fine questi paesi BRICS sono deludenti rispetto alle aspettative, marginali, perdenti nella competizione globale.
Questa credenza fallace e fuorviante è stata veicolata soprattutto in 2 momenti recenti, quando si è votata in aprile la risoluzione per denunciare l’attacco russo al territorio ucraino nel Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite in cui questi Paesi si sono astenuti o opposti al testo, poi quando si sono riuniti per il loro 14esimo incontro per definire un piano di azione urgente che vede l’obiettivo dell’affrancamento dal dollaro come valuta di riferimento per i loro scambi.
Stiamo parlando di un quarto del PIL globale e del 40% delle persone che popolano questa Terra, dire che sono ininfluenti è azzardato, così come è folle arrivare ad uno scontro tale per cui si limitino fortemente gli interscambi con questo blocco di Paesi.
Come modello di Stato e gestione della democrazia nei BRICS (e loro amici) siamo lontani dal nostro ideale, però qual è la soluzione per affrontare la situazione?
La prima potrebbe essere riconoscere la loro diversità, collaborare con essi dove possibile senza andare a sindacare a casa loro e operare per una cooperazione che mantenga lo scenario globale in equilibrio.
Questa però pare non piacere e si preferisce, senza dichiararlo con trasparenza e onestà intellettuale, la seconda possibilità, quella di contrapporsi, cercare di isolare, creare un solco netto e agire con il metodo vecchio come il mondo e lontano dalle ambizioni dell’umanità moderna: deterrenza, minacce, armi.
Intanto chi stringe le mani alla Russia da tempo e ambisce ardentemente ad entrare nei BRICS è l’Algeria, di cui i “migliori” si esaltavano che fosse diventata il nostro primo fornitore energetico superando la Russia.
Questa attrattività verso l’altra parte della barricata vale per la maggior parte dell’Africa e dell’Asia, quindi a lungo termine non so quanto ci convenga rafforzare la logica dei blocchi contrapposti come a Washington hanno deciso di farci bere di nuovo.

presentato da Romano Pisciotti